Salome - Teatro Carlo Felice web Tv

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Mercoledì 25 Maggio ore 20.30
inizio diretta ore 20.00

Wednesday, 25th May
h 8.00 p.m.
(6.00 p.m. in gmt)




Salome
Opera in un atto
libretto di Oscar Wilde
nella traduzione tedesca 
di Hedwig Lachmann
Musica di Richard Strauss


Regia Rosetta Cucchi
Scene Tiziano Santi
Costumi Claudia Pernigotti
Luci Luciano Novelli da un'idea di D. M. Wood
Assistente alla regia Stefania Panighini
Assistente alle scene Alessia Colosso
Nuovo allestimento del Teatro Carlo Felice

Direttore Fabio Luisi
Assistente del Direttore d'Orchestra Michael Zlabinger
Orchestra Teatro Carlo Felice

Mimi DEOS Luca Alberti - Filippo Bandiera - Fabio Caputo - Dario Greco - Samuel Moretti - Roberto Orlacchio - Marco Pericoli

Cast 

Salome Lise Lindstrom
Herodias Jane Henschel
Herodes Herwig Pecoraro
Jochanaan Mark Delavan
Narraboth Patrick Vogel
Page Marina Ogii
Erster Jude Marcello Nardis
Zweiter Jude Alessandro Fantoni
Dritter Jude Naoyuki Okada
Vierter Jude Jason Kim
Fünfter Jude Alessandro Busi
Erster Nazaren Frano Lufi
Zweiter Nazaren Manuel Pierattelli
Erster Soldat Roberto Maietta
Zweiter Soldat Luca Gallo
Ein Cappadocier Alessandro Busi
Danzatrice Beate Vollack

Foto Marcello Orselli

Salome
Il 9 dicembre 1905, all’Hofoper di Dresda, la prima della Salome di Richard Strauss fu uno scandalo. Basata sul testo francese di Oscar Wilde tradotto in tedesco da H. Lachmann, l’opera (in un solo atto) sconvolse pubblico e critica per la violenza della vicenda e la sensualità sfrenata della musica. Ciò che accadeva in scena, del resto, non poteva lasciare indifferenti: un profeta cristiano, Jochanaan, desiderato ardentemente da Salome, figliastra di un re pagano, Erode, al punto di chiederne la testa da baciare davanti all’impossibilità di un’unione reale. E come se non bastasse, la “danza dei sette veli”, la scena più audace che si fosse mai vista fino a quel momento su un palcoscenico operistico. Ma in realtà Salome è molto di più di un’opera per épater le bourgeois: è una tragedia psicoanalitica, che anticipa gli incubi dell’espressionismo e, con essi, gli orrori del ’900 più buio. Oltre che il punto culminante di un processo di “sinfonizzazione” dell’opera (l’orchestra che diventa protagonista insieme ai cantanti, con le tecniche dei singoli strumenti e delle combinazioni d’insieme spinte all’estremo) iniziato con il Tristano di Wagner.
Al Carlo Felice il capolavoro di Strauss va in scena con la regia di Rosetta Cucchi, le scene di Tiziano Santi e i costumi di Claudia Pernigotti: un team che, dopo aver lavorato recentemente sulla Salomè “minore” del compositore francese Antoine Mariotte, contemporanea di quella di Strauss, si misura ora con la Salome “maggiore”, con cui molti identificano l’inizio del teatro musicale novecentesco.  

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