La forza del destino - Teatro Carlo Felice web Tv

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Sabato 18 Giugno ore 20.30
inizio diretta ore 20.00

Saturday, 18th June
h 8.00 p.m.(6.00 gmt)




La forza del destino
Melodramma in quattro atti
Libretto di Antonio Ghislanzoni, 
Francesco Maria Piave
Musica di Giuseppe Verdi

La forza del destino viene rappresentata in forma di concerto


Direttore Andrea Battistoni 

Orchestra Teatro Carlo Felice 

Coro Teatro Carlo Felice 

Maestro del Coro Pablo Assante                                                                                                                                                                                                                                                                                                     

Cast 

Il Marchese di Calatrava Luigi Roni 
 Donna Leonora Tiziana Caruso 
 Don Carlo di Vargas Dario Solari 
 Don Alvaro Marco Berti 
 Preziosilla Sonia Ganassi 
 Padre Guardiano Graeme Broadbent 
 Fra Melitone Vincenzo Taormina 
 Curra Alla Gorobchenko 
 Alcade e Chirurgo Roberto Maietta 
 Mastro Trabuco Cristiano Olivieri

La forza del destino

Commissionata dal Teatro Imperiale di San Pietroburgo, dove debuttò nel 1862 con buon successo, La forza del destino fu rivista da Verdi negli anni successivi e riproposta alla Scala il 27 ottobre 1869 (dove il compositore trionfò anche come regista). Tra le parti aggiunte per la seconda, definitiva versione, l’ampia “Sinfonia” iniziale, la più importante tra quelle che aprono le opere verdiane (e destinata ad essere l’ultima). Il libretto è di Francesco Maria Piave (con interventi, nella seconda versione, di Antonio Ghislanzoni, il futuro librettista di Aida) ed è tratto dal dramma dello spagnolo A. de Saavedra, duca di Rivas, Don Alvaro o La fuerza del sino. Un avventuroso romanzo d’appendice pieno di episodi minori e personaggi di contorno, con i due amanti protagonisti, Alvaro e Leonora, separati l’uno da l’altro dal “destino” che dà il titolo all’opera. Ma anche una storia in qualche modo vicina al Manzoni così ammirato da Verdi: non solo per l’amore contrastato e la lontananza forzata dei due innamorati prolungata fino alla fine, ma anche per la cura con cui sono raccontate le scene secondarie e tratteggiati i personaggi minori (tra cui spicca quello buffo di fra’ Melitone). Il fascino di quest’opera, oltre che nella bellezza delle melodie “femminili” (il malinconico tema di Leonora) e nell’incisività di quelli “maschili” (il motto del destino con cui inizia la “Sinfonia”), sta appunto nel suo essere centrifuga: sperimentatore infaticabile, con La forza del destino Verdi si lancia egli stesso in un’avventura compositiva, la cui sfida è dominare musicalmente un racconto che si snoda in mille trame. 

   

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