Madama Butterfly - Teatro Carlo Felice web Tv

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Martedì 18 Febbraio 2014 ore 20.30
inizio diretta ore 20.00
Tuesday, February 18, 2014 - h 7:00 PM (in GMT)

Domenica 2 Marzo 2014 ore 15.30
inizio diretta ore 15.00

Sunday, March 2, 2014 . h 2.00 PM (in GMT)



Madama Butterfly
Tragedia giapponese in due atti di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa. Musica di Giacomo Puccini


on demand a € 3.99

Direttore
Valerio Galli
Regia
Daniela Dessì
Scene
Beni Montresor
Costumi
Alice Montini
Assistente alla regia
Alessandra Premoli

Orchestra Teatro Carlo Felice
Coro Teatro Carlo Felice

Maestro del Coro
Pablo Assante




La QUINTA - Puntata del 23 febbraio -  
In studio ospiti Daniela Dessì e Fabio Armiliato,
marito e moglie nelle vita e nella Madama Butterfly a Genova.

cast 18 Febbraio 2014

Cio Cio San Maria Luigia Borsi
Suzuki Renata Lamanda
Kate Pinkerton Marina Ogii
F.B. Pinkerton Fabio Armiliato
Sharpless Sergio Bologna
Goro Enrico Salsi
Bonzo Christian Faravelli
Yakusidé Roberto Maietta
Yamadori Claudio Ottino
Il Commissario Imperiale Claudio Ottino
L'ufficiale del registro Ricardo Crampton
La madre di Cio-Cio-San Marta Mari
La cugina Maria Teresa Leva
Dolore (bambino) Francesco D'Arrigo -
Elena Ghigliotti


cast 2 Marzo 2014

Cio Cio San Daniela Dessì
Suzuki Renata Lamanda
Kate Pinkerton Silvia Pantani
F.B. Pinkerton Fabio Armiliato
Sharpless Stefano Antonucci
Goro Enrico Salsi
Bonzo Christian Faravelli
Yakusidé Roberto Maietta
Yamadori Claudio Ottino
Il Commissario Imperiale Claudio Ottino
L'ufficiale del registro Ricardo Crampton
La madre di Cio-Cio-San Marta Mari
La cugina Maria Teresa Leva
Dolore (bambino) Francesco D'Arrigo -
Elena Ghigliotti



Versione Teatro Grande di Brescia
Atto I
Atto II Parte I
Atto II Parte II
  
Madama Butterfly, venne chiamata in origine"tragedia giapponese in due atti". Per quanto i viaggi esotici fossero già in voga verso la fine dell'800, Puccini non ebbe l'esperienza orientale, tuttavia, gli capitò di essere a New Yoirk nel 1900 e di assistere al dramma Madame Butterfly messo in scena da David Belasco.
La tragedia in un atto di Belasco, era tratto sua volta da un racconto dell'americano John Luther Long che aveva raccolto in una piccola storia, i racconti della sorella tornata da un soggiorno in Giappone ed apparso, nel 1898 con il titolo di Madam Butterfly.
Giacomo Puccini, senza capire una parola della recitazione perché non conosceva l'inglese, fu tanto colpito dalla vicenda intima dei protagonisti, dalla carica emotiva, dall'ambientazione esotica, che decise di trarne un'opera lirica.
Questa sarebbe stata la sua sesta opera dopo Le Villi, Edgar, Manon Lescaut, La Bohème e Tosca.
Attraverso la moglie dell'ambasciatore giapponese trascrisse alcune melodie di canzoni native, ascoltò dischi giapponesi e si fece correggere i nomi dei personaggi per renderli più realistici.
La sera del 17 febbraio1904, al Teatro Alla Scala di Milano, dove si rappresentò, Madama Butterfly cadde clamorosamente.
Di fronte all'incredibile fiasco Giacomo Puccini riprese in mano il libretto, alleggerì le scene, modificò alcune arie e ripresentò Madama Butterfly a Brescia al Teatro Grande il 28 maggio dello stesso anno e da quel giorno iniziò la sua seconda, fortunata esistenza.
Il Maestro Puccini in seguito ritoccò ancora gli effetti scenici e nel 1906 per le rappresentazione al Covent Garden di Londra ed al Theater National de l'Opèra-Comique di Parigi
Nel 1920 Puccini tornò nuovamente sulla partitura, ripristinando nel primo atto un assolo di Yakusidè, lo zio ubriacone della protagonista, ma l'editore Ricordi non pubblicò mai la nuova versione.
Nella messa in scena di Montresor - presentata a Genova nella stagione 1995/96, apprezziamo una Madama Butterfly ripulita da tutti gli orpelli che evocano un concetto di oriente lezioso e patinato, lasciando spazio a un allestimento crudelmente luminoso che evidenzai la durezza e la tragedia della vicenda, mettendo a nudo e lasciando spazio al carattere dei personaggi i cui tratti emergono in una vivida trasparenza.Domina il bianco - colore orientale del lutto - sul quale spiccano colori accesi che richiamano, paradossalmente, l'imprescindibile binomio amore/morte.
La versione proposta è quella del Teatro di Brescia, che rappresentò il momento predetto da Giovanni Pascoli, che dopo i primi insuccessi dell'opera scrisse all'amico Puccini:  "la farfallina volerà". Così è stato e così continua ad essere: un fremito di ali che suscita antiche e profonde emozioni.

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